I lavori di valorizzazione del Carciofo di Paestum IGP messi sul tavolo al convegno durante la Festa del Carciofo

Si è conclusa il 1° maggio l’attesissima festa del Carciofo di Paestum IGP che, nella sua tredicesima edizione, ha raccolto un successo inaspettato, dovuto anche ai due anni di fermo causa pandemia da Covid-19.

L’evento, oltre a numerose attività ricreative, è stato soprattutto sede di un significativo momento di dibattito che, nel contesto di leggerezza, è stato fondamentale per mettere a fuoco l’importanza della collaborazione tra istituzioni e produttori, per ampliare la conoscenza ed il consumo di un prodotto che, nella sua certificazione a marchio europeo, si classifica come cardine dell’agricoltura del territorio.

 

Ad aprire il convegno, il Direttore di Terra Orti, Emilio Ferrara, che ha presentato i vari punti che si sono svolti e che si svolgeranno per la campagna promozionale 2022 del Carciofo di Paestum IGP, promossa dalla O.P. Terra Orti e finanziata dal P.S.R. Campania 2014 – 2020.

 

A moderare il convegno, la sapiente guida del giornalista Luciano Pignataro, entusiasta del ritorno nella piazza del Carciofo di Paestum IGP che è “la punta di diamante di Paestum e della Piana del Sele, dimostrando come per avere buona enogastronomia, ci sia bisogno di buona agricoltura”.

 

Il primo ad intervenire è stato il Sindaco di Capaccio-Paestum, Franco Alfieri, sempre presente in prima fila agli eventi territoriali, sottolineando: “nella nostra zona, quella della Piana del Sele, l’agricoltura sta via via diminuendo la sua importanza ed i suoi spazi nei campi, a favore della zootecnia, ottenendo sì, più mangime per gli animali -in particolare le bufale- ma altresì togliendo spazio a prodotti di eccellenza come il Carciofo di Paestum IGP. Lo scopo è quello di creare un prezzo di mercato, di garantire ai produttori le vendite ed il consumo, ampliandone tanto l’utilizzo culinario quanto quello della rielaborazione e riutilizzo del prodotto”.

 

In pieno accordo con le parole del sindaco, Valerio Marino, Presidente dell’associazione Argiva, organizzatori della Festa del Carciofo, che aggiunge: “come associazione territoriale, vorremmo che la tradizione agricola delle nostre zone non venga persa. La campagna di promozione mossa da Terra Orti, insieme a tutti noi, compresi gli agricoltori, è lo spunto per migliorare e rendere di nuovo il Carciofo di Paestum IGP il cardine della produzione locale”.

 

E’ importante muoversi con azioni di marketing interne ed esterne al territorio, proprio con campagne come questa finanziata col P.S.R. affinché si torni ad ampliare la conoscenza, così che gli stessi produttori si sentano incentivati a coltivare prodotti come il Carciofo di Paestum IGP”, ha commentato Valerio Calabrese, Direttore del Museo della Dieta Mediterranea e membro di Legambiente.

 

All’evento è stato presente anche Vito Busillo, Presidente di Coldiretti Salerno che, da rappresentante del sindacato agricolo più importante d’Italia, ha tenuto a precisare che: “nei mercati, secondo i dati Ismea, i prodotti a marchio come il Carciofo di Paestum IGP, hanno un valore aggiunto che va dal 4 al 20%. Questa forza è dovuta anche alla capacità di fare marketing e sponsorizzare l’utilizzo di queste pietanze. Eppure il problema rimane incentrato sulla produzione e quello che dobbiamo fare per sbloccare la situazione, è mettere fine alle pratiche sleali; garantire, dunque, ai produttori, un prezzo di mercato equo che li invoglino a rimanere in quel settore del mercato”.

 

Durante i precedenti interventi, sono venute fuori due parole importantissime: consapevolezza e conoscenza. Il lavoro che sta facendo Terra Orti è proprio quello di far conoscere il Carciofo di Paestum IGP, non solo al consumatore finale ma anche agli chef che possono così essere stimolati a ricreare piatti a base di carciofo da inserire in maniera permanente nei loro menù e renderli a tutti gli effetti una pietanza centrale che richiami alla Dieta Mediterranea”, ha commentato Michele Cammarano, Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Aree Interne.

 

A concludere, l’intervento del Presidente del Consorzio di Tutela del Carciofo di Paestum IGP, Alfonso Esposito che ha dichiarato entusiasmo ed apprezzamento per la presenza dei relatori e del pubblico. “Come Consorzio lavoriamo sulla valorizzazione del carciofo, al fine di aumentarne sia il consumo che la consapevolezza ma soprattutto per legare la sua produzione al territorio, amplificandone la richiesta anche da parte dei turisti. Gli spunti e le riflessioni fatte oggi danno dimostrazione di come ci sia sinergia tra i vari livelli istituzionali, per dare spazio a nuovi progetti che possano finalmente riportare il Carciofo di Paestum IGP alla posizione di Re della Dieta Mediterranea“.

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