Il carciofo a 360 gradi, uno degli ortaggi più amati dagli italiani
L’Italia è uno dei Paesi che può vantare una massiccia coltivazione di carciofi, tanto da essere diventata negli ultimi anni la nazione che ne produce di più. Da nord a sud dello stivale, sono numerose le tipologie conosciute come quello romano, quello siciliano oppure quello sardo o il carciofo di Chioggia, per citarne alcuni oltre al fiore all’occhiello della terra Pestana e della Piana del Sele, il nostro Carciofo di Paestum.
Noto fin dall’antichità con il nome di “Cynaria” per la forma delle foglie che richiamano i denti del cane, il carciofo è una pianta di origine mediterranea utilizzata come ortaggio. Composto da un fusto circolare che trova la sua espansione nella testa fiorale, ha varie sfumature di colore che vanno dal verde al viola, passando per il grigio.
Cosa contengono i carciofi?
La sua parte più nobile è, senza dubbio, il cuore ma anche la gemma è molto ricercata e si ricava prima della fioritura. Entrambi queste parti sono edibili e ricche di proprietà nutrienti. Ma cosa contengono realmente i carciofi?
Il carciofo è una fonte di vitamine e minerali come potassio, fosforo, sodio, ferro, calcio, magnesio, zinco, rame ed ha un contenuto di grassi ridotto e un basso apporto calorico, 22 in 100 grammi.
Quali sono i benefici del Carciofo?
Protezione contro il Cancro, diuretico e digestivo, abbassa il colesterolo ed aiuta la pressione sanguigna ed il funzionamento del fegato, ma questi sono solo alcuni dei benefici di quest’ortaggio. Nella nostra sezione “L’esperto Consiglia” potete trovare una risposta molto esaustiva da parte del Dott. Agronomo Gabriele Musumeci – Leggi l’articolo.
Solo lati positivi per questo gustoso ortaggio? Assolutamente no e nei paragrafi successivi ne analizzeremo alcuni aspetti negativi da conoscere e tener presenti.
Come possono essere pericolosi i carciofi?
Quali effetti collaterali possono generare?
Partiamo dal presupposto che i carciofi sono ricchi di acido folico; vitamine A, B, C; sali minerali, come il magnesio, il ferro, il fosforo, il potassio e il calcio; fibre; ma cercando su internet ci siamo imbattuti nel termine di ricerca “carciofi pericolosi“, come ne esistesse qualche varietà velenosa, tipo i funghi. Ma non è così!
Però, come dicevamo, le qualità del carciofo sono numerose e nessuna di loro è pericolosa in particolar modo, ma bisogna comunque stare attenti, perché potrebbero avere dei risvolti pericolosi i quali potrebbero avere ripercussione sul nostro organismo in alcuni frangenti.
Stando ai consigli di passionemamma.it, i carciofi in gravidanza potrebbero essere persino consigliati dato che sono utili contro acidità e bruciore di stomaco, sono antiossidanti, favoriscono la digestione e depurano l’organismo. Cosa invece altamente sconsigliata durante il periodo di allattamento. Al contrario di quello che si pensa, la sua “pericolosità” durante questo periodo non è dovuta all’inibizione della produzione di latte o alla possibilità che i carciofi possano causare coliche durante l’allattamento, ma al fatto che il consumo di quest’ortaggio potrebbe modificare il sapore del liquido, causando un possibile rifiuto da parte del bambino.
Bisogna tenere presenti anche allergie e/o intolleranze alimentari che potrebbero essere collegate a un problema con le fibre vegetali, dato che il carciofo è un ortaggio maturo e ne contiene in larga quantità.
Altre condizioni in cui il carciofo potrebbe creare problemi sono ascrivibili a persone con insufficienza epatica o con blocchi delle vie biliari, poiché questo stimola il deflusso della bile e potrebbe causare delle coliche molto dolorose.
È sconsigliato far mangiare il carciofo a bambini sotto i 12 anni, poiché non avendo un sistema digestivo sufficientemente sviluppato potrebbero incombere in problemi di stomaco.
Altre complicazioni potrebbero derivare dall’utilizzo di farmaci a base di carciofo a scopo medico che, se non supervisionati, rischierebbero di sfociare in bassa pressione sanguigna, fastidi intestinali, disidratazione o altre complicazioni poco gradite.