Carciofo alla mammarella, tipico della tradizione pasquale napoletana

Il carciofo è uno dei piatti più amati del periodo primaverile ed è tra le pietanze proposte nel periodo pasquale a Napoli e dintorni.

La differenza tra i carciofi mammole o mammarelle in confronto a quelli tradizionali è data dalla grandezza, essendo questi più grandi. Si dice che venissero chiamati così, appunto, per la loro stazza ricca di foglie carnose che abbracciano il cuore del carciofo, proprio come fa una madre amorevole con i propri figli.

Il miglior modo per mangiare questi carciofi? Lo scoprirete nel corso dell’articolo!

 Carciofi lessi o all’insalata con pinzimonio

Uno dei metodi di preparazione più classici e amati è quello del carciofo lessato, che prima viene ripulito dalle foglie più dure e privato parzialmente del gambo che dovrà essere affinato “a chiodo” per poter creare una cavità al centro. In seguito, bisognerà risciacquare con acqua fredda e farcire il cuore con trito d’aglio, prezzemolo, menta e volendo anche pecorino a scaglie per poi disporre in piedi i carciofi in una pentola colma d’acqua. La cottura durerà circa 40/50 minuti con la pentola chiusa dal coperchio.

Una volta concluse queste operazioni, il carciofo dovrebbe risultare tenero e pronto per essere messo in tavola ed intinto con un pinzimonio (Leggi la ricetta del carciofo in pinzimonio) costituito in maniera molto basilare da sale, olio e pepe mixati nello stesso recipiente. Facile, veloce e gustoso!

Carciofi ripieni alla napoletana

Il processo di pulizia e mondatura del carciofo ripieno è identico a quello del carciofo lesso, con la sostanziale differenza inerente all’ammollo in acqua e limone per evitare l’annerimento del carciofo e l’imbottitura, la quale vede l’aggiunta oltre alle spezie precedentemente citate di pan grattato, provola, olive, capperi per farcire in maniera ancora più gustosa le nostre mammarelle.

Scegliete una teglia da forno abbastanza larga da poter contenere i vostri carciofi, aggiungete olio, sale e acqua prima di infornare a 180 gradi per circa 30 minuti e “a’ carcioffl mbuttunat’” è pronta per essere servita e gustata!